Officinepost, uno spazio di comunicazione ambientalista e pacifista

Ermanno Pasolini, il giornalista del territorio. In circa 50 anni di attività 65 mila articoli
Nel 1971 fonda una compagnia teatrale è dal 1976 corrispondente del Resto del Carlino dal Rubicone
65 mila articoli in circa 50 anni di collaborazione giornalistica, da Sogliano al Rubicone fino a San Mauro Mare. Dal 1976, Ermanno Pasolini, nato nel 1950, è la "penna" del territorio della Valle del Rubicone per il quotidiano Il Resto del Carlino. Con un diploma magistrale e un’innata passione per la comunicazione, ha iniziato il suo percorso prima nel mondo dello spettacolo e poi nel giornalismo. La carta stampata è sempre stata il suo cuore pulsante e ancora oggi continua a scrivere per la storica testata emiliano-romagnola, punto di riferimento per la cronaca di un territorio che si estende dalla sorgente del Rubicone fino alla sua foce a Gatteo Mare.
Sogliano al Rubicone, Borghi, Roncofreddo, Gatteo, San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone rappresentano la sua "giurisdizione" giornalistica. Ermanno Pasolini ha raccontato questi luoghi con le sue corrispondenze, senza interruzione, dal 1976, quando scrisse il suo primo articolo su Secondo Casadei. In quel periodo, Il Resto del Carlino aveva solo una pagina dedicata alla cronaca del cesenate, e Pasolini inviava i suoi articoli tramite il "fuori sacco postale", fino all'era della trasmissione digitale di oggi. Quando tratta argomenti che vanno oltre la cronaca locale, i suoi articoli trovano spazio anche in altre pagine del quotidiano, arrivando a pubblicare fino a dieci corrispondenze in un solo giorno. Ermanno ha vissuto l'intera evoluzione tecnologica, ma è rimasto fedele alla carta, raccogliendo meticolosamente in volumi da 100 articoli ciascuno tutta la sua produzione: circa 650 volumi in 50 anni.
Alla passione per la scrittura, Pasolini ha sempre affiancato, fin dal 1971, l’amore per lo spettacolo. Fondò prima la "Compagnia della Speranza" e, qualche anno dopo, collaborò con una delle prime televisioni private della Romagna, "Telerubicone". Nel corso della sua carriera nello spettacolo ha incontrato personaggi come Giulietta Masina, Federico Fellini, Nilla Pizzi, Piero Chiambretti e altri esponenti del mondo dello spettacolo. Ma è con questo servizio di Officine Post che si è voluto ricordare il Pasolini cronista, che per tutti questi anni ha raccontato con dedizione la trasformazione del territorio, dal 1976 fino ai giorni nostri.

"Il treno delle storie" da Guastalla a Reggio Emilia, sabato 12 ottobre
Il treno diventa teatro e le stazioni cambi scenici. I viaggiatori, spettatori insoliti!
di Vincenzo Marano
Il teatro va in carrozza per la gioia di grandi e bambini con il “Treno delle storie”, sabato 12 ottobre, con partenza dalla stazione di Guastalla alle ore 14:38 e arrivo a Reggio Emilia alle ore 15:30. Un treno speciale, dove saltimbanchi, musici e narratori viaggeranno insieme ai passeggeri, attraversando la pianura reggiana e 13 stazioni, alla scoperta delle storie del territorio.
“Il Treno delle storie”, giunto quest'anno alla sua seconda edizione, è un progetto ideato da Officina Teatrale A_ctuar di Ferrara, che, insieme all’associazione MirniMost di Antonio Campanini e al Comune di Guastalla, ha trovato una forma nuova e originale per promuovere la cultura nelle periferie, sensibilizzare al tema della cittadinanza attiva e responsabile, e favorire lo sviluppo del turismo lento, della mobilità sostenibile e degli stili di vita a basso impatto ambientale.
«L’idea di raccontare la storia del territorio attraverso le sue linee ferroviarie è nata alcuni anni fa», spiegano Sara Draghi e Massimo Festi di Officina Teatrale A_ctuar. «Ci siamo chiesti se questi piccoli convogli, che attraversano quotidianamente i territori della nostra regione, potessero diventare luoghi di cultura, festa e incontro, e se le stazioni dei tanti paesini lungo le linee ferroviarie potessero trasformarsi in estemporanei palcoscenici per spettacoli e concerti. A volte, le fantasie diventano realtà: la prima edizione del Treno delle storie è stata nel 2023».
«Da alcuni anni», sottolinea Sara Draghi, «ci occupiamo di recupero della memoria storica e popolare orale, intervistando i portatori di memoria sul territorio regionale. Questo intervento, supportato anche dalla Regione Emilia Romagna, ha per noi una certa urgenza, specialmente in quei territori dove il patrimonio immateriale, inesauribile fonte di conoscenza e civiltà, si sta irrimediabilmente perdendo».
Per la buona riuscita di questi progetti di teatro di animazione, è necessario il supporto di istituzioni sensibili. «Il Treno delle storie», aggiunge Alessandra Medici, assessora al welfare del Comune di Guastalla, «rientra fra le nostre iniziative culturali che mirano a dare una risposta alle tante solitudini: dagli anziani soli, ai giovani, fino all’accoglienza dei nuovi residenti nel nostro territorio».
All’appuntamento di sabato, presso la stazione di Guastalla, sarà presente un gruppo di attori di Officina Teatrale A_ctuar, che negli ultimi mesi ha lavorato alla raccolta di storie e aneddoti divertenti accaduti nei territori attraversati dalla linea ferroviaria Guastalla-Reggio