In tremila alla marcia per la pace Perugia- Assisi
per chiedere di fermare le armi

Dal sito internet in chiaro di “Famiglia Cristiana”
di Annachiara Valle
«Questa manifestazione era necessaria perché siamo in grande pericolo e sappiamo che non si sta facendo quello che si dovrebbe fare mentre la situazione internazionale e interna continua a peggiorare». Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, spiega così la convocazione straordinaria della Marcia Perugia-Assisi. «Sentiamo il dovere», ha aggiunto parlando ai tremila che si sono messi in cammino, «di rompere il silenzio e l'inazione che circonda. Questa manifestazione era necessaria perché non possiamo smettere di chiedere a tutti i responsabili della politica di fermare le stragi. Questa manifestazione era necessaria perché vogliamo dare avvio ad una mobilitazione unitaria contro ogni possibile aumento delle spese militari». Ripetendo lo slogan della manifestazione, “Prima di tutto pace”, ha ricordato che questo «è un imperativo politico universalista e pluralista» sul quale occorre lavorare. Per questo i promotori propongono un intero anno dal tema “immagina” per preparare la prossima marcia, quella del 12 ottobre 2025 che dovrà essere «la più grande della storia».
Moltissime le scuole presenti, i sindaci, i politici e anche padre Enzo Fortunato, portavoce della Basilica di San Pietro e coordinatore della Giornata mondiale dei bambini. «Prima di tutto la pace, ma oggi molti governanti preferiscono prima di tutto la guerra, prima di tutto le armi, prima di tutto la morte», ha detto il francescano. Osservando che «dinanzi a questa derivasiamo chiamati a partire dalle parole di Papa Francesco: una nazione che dona il sorriso ai bambini è una nazione che ha futuro. Ecco perché oggi più che mai ripartire dai più piccoli, dai più fragili significa costruire una società a misura d'uomo».
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